Molto spesso si legge sul giornale di “teppisti” che si scatenano sulle auto in sosta, solo per dar sfogo ad un idiota divertimento, vetri rotti, ruote tagliate, specchietti retrovisori sradicati, carrozzeria rigata, nei migliori dei casi, peggio ancora se l’auto si trova sotto le grinfie di qualche “scatenato personaggio” durante manifestazioni di protesta, eventi sociopolitici, il rischio è di trovare auto bruciate oppure imbrattate con lo spray, in tutti questi casi scatta lo sconforto, ma poi bisogna fare la denuncia atti vandalici, sempre se è prevista dal contratto di assicurazione sottoscritto.
In caso la propria auto, moto o veicolo subisca degli atti vandalici è necessario seguire una determinata prassi:
1) Prima di tutto il mezzo va fotografato da tutte le angolazioni per identificare dettagliatamente ogni danno subito, questo serve per avere una testimonianza precisa dell’accaduto, fate uno scatto anche all’insieme targa e veicolo per renderlo riconoscibile, in alcuni casi se non si contestualizza con la targa potrebbero esserci delle contestazioni.
2) Il secondo passo è fare denuncia alle autorità, carabinieri o polizia che siano, fornendo tutti i dettagli sull’atto vandalico, il luogo dove è avvenuto, tutti i danni subito ed il maggior numero di informazioni sul veicolo, solitamente si tratta di una denuncia contro ignoti.
3) Il terzo passo è contattare la compagnia assicurativa ed inviare la denuncia atti vandalici fatta alle autorità e tutte le fotografie che hai scattato per documentare i danni subiti, ovviamente questo se la polizza che si è sottoscritta comprende anche la copertura dagli atti vandalici, altrimenti è un bel problema.
Fatte questi tre passi bisognerà poi concordare un appuntamento con il perito assicurativo che controllerà e certificherà i danni subiti dal mezzo, è una operazione standard che non è possibile bypassare in quanto serve alle compagnie assicurative per evitare truffe.
Una volta che tutte le parti in gioco hanno concordato il risarcimento è il momento di portare l’auto, la moto o il veicolo a far riparare in base a tutti i danni subiti.
La copertura assicurativa per atti vandalici è una opzione molto importante, se non è presente nel contratto stipulato, dovrai pagare di tasca tua tutti i danni subiti senza avere nessun rimborso.
Che tu abbia la copertura o meno la procedura da seguire rimane comunque la medesima.
La tua compagnia o broker assicurativo ti aiuterà a seguire tutta la procedura per ottenere il rimborso pattuito.
Molte compagnia, dopo le varie truffe del passato, non effettuano un rimborso diretto al contraente della polizza, ma pagano direttamente il carrozziere oppure il gommista o il professionista che ha riparato il mezzo, questo per evitare sprechi di denaro che negli anni hanno portato spesso all’incremento dei costi delle polizze.
Il consiglio è quello di sottoscrivere sempre una polizza contro gli atti vandalici, anche se il veicolo ha un valore molto ridotto, spesso vale di più una minima tutela che il dover tirare fuori di tasca propria i soldi per riparare il mezzo in caso danni provocati da vandalismo.